mercoledì 19 dicembre 2012

Il buongiorno si vede dal mattino

Buongiorno!
Scusate, sono stata via due settimane, e mi è stato impossibile avere una connessione decente! Ma rieccomi qui con nuovi racconti dalla mia esperienza.

Si stanno avvicinando tempi difficili per noi "poveri" vegani tendenzialmente crudisti: le vacanze di Natale! Vi parlerò nel prossimo post del pranzo di Natale, ma permettetemi ora di affrontare un argomento che mi sta molto a cuore: la prima colazione.
Mi è stato insegnato fin da piccola che un'abbondante colazione fa essere attivi per tutta la giornata, in forze, lucidi e produttivi.
Una colazione ricca di carboidrati, zucchero o miele, latte, caffè o tè o caffellatte e biscotti, magari uovo sodo, toast o pane burro e marmellata, cereali, yogurt, müsli, spremuta d'arancia...
Alt! Fermi tutti! Di tutto questo lungo elenco, salvo solo il succo d'arancia!
E adesso, se avete un po' di pazienza, vi spiego il perché.

Nella mia vita, la colazione ha sempre determinato l'umore della mia giornata e, viceversa, la colazione è determinata dall'umore col quale mi accingo a consumarla. Peggiore è lo stato d'animo col quale mi sveglio e maggiore deve essere la forza di volontà per contrastare l'impulso irrefrenabile a correre ad addolcire il malumore in pasticceria con un cappuccino ed una brioche alla crema! L'effetto lenitivo e piacevole, però, è solo momentaneo, infatti subentrano subito disturbi intestinali, senso di pesantezza iniziale e senso di vuoto pneumatico dopo un po' di tempo dall'assunzione. Per non parlare di quando la colazione, anche consumata a casa, staziona nello stomaco per un tempo determinabile solo su scala di era geologica, indecisa se ripercorrere i suoi passi a ritroso, esplorando vie evacuative alternative, o proseguire per il suo naturale cammino nel lungo e tortuoso sentiero verso il basso, fuori dal corpo.
Questo mi accade con tutto ciò elencato precedentemente, tranne che con la spemuta di arancia, o pompelmo o limoni.
Ancora prima di apprendere dei 3 "cicli circadiani" (cicli giornalieri: ore 4-12: di eliminazione; ore 12-20: di appropriazione; ore 20-4 di assimilazione; mi dilungherò sull'argomento in un post futuro) il mio corpo li conosceva già!
Mi era proprio impossibile scambiare il ciclo dell'eliminazione con quello dell'assimilazione, facendo un'abbuffata mattutina!
Da ragazzina il mio ideale era il digiuno mattutino, soprattutto per non essere costretta a perdere un quarto d'ora di sonno la mattina prima di andare a scuola! Poi recuperavo a pranzo, merenda e cena!
Forse il digiuno completo e regolare, la mattina, non è consigliabile, però stare attenti al delicato momento della eliminazione, fino a mezzogiorno, aiutando il corpo nel suo processo di disintossicazione dalle scorie, ovvero di quelle parti di cibo che non digeriamo ed assimiliamo, può aiutare veramente a stare meglio.
Si evita così di intasare il corpo, aiutando a mantenerlo "pulito", anche senza digiuni prolungati.
Può aiutare quindi, durante ciclo dell'eliminazione, l'assunzione di acqua, soprattutto se leggera di montagna, succhi di frutta acida, e centrifugati di frutta e verdura, frutta mangiata intera e, se proprio la fame ci assale, pochi cereali integrali.

Le mie mattine iniziano così:
Ore 7: lascio che il corpo si risvegli con un bel bicchiere di acqua leggera, a temperatura ambiente.
Dopo circa mezz'ora, una spremuta di arancia o pompelmo o, se sono in fase disintossicante convinta, una spremuta pura di due o tre limoni.
Verso le 8.30 mi preparo un centrifugato di mela-sedano-carota, in parti uguali ed un pizzico di radice fresca di zenzero.
Così la parte liquida della colazione è soddisfatta, i liquidi immessi andranno nella direzione dell'eliminazione.
Se più avanti nella mattinata mi viene fame, mi concedo una banana od una mela od un kiwi... Verso le 10.30
Poi di solito sono soddisfatta, e quello che aggiungo è solo acqua leggera.
Ma se voi avete languori e sensazione di vuoto allo stomaco, potete consumare dei cereali con un succo di frutta preparato da voi.

Riassumendo:
Ore 7: bicchiere acqua leggera a temperatura ambiente.
Ore 7.30: spremuta di agrumi
Ore 8/8.30: centrifugato di mela-sedano-carota e radice fresca di zenzero.
Ore 10.30/11: frutta fresca di stagione ed eventuali cereali integrali.

Avrete notato la completa mancanza di caffè o tè, sostanze eccitanti, che inizialmente sembrano svegliarci e darci tono per affrontare la giornata ma che, alla lunga, intossicano il fegato, con l'effetto contrario di renderci più affaticati, ma coi nervi tesi!
Dopo un paio di settimane di questo tipo di colazione, vi renderete conto della differenza tra energia vera e lucidità mentale, e il sostenere sui nervi, tesi come corde di violino, ogni azione, ciò dà l'illusione di poter essere veramente efficienti, durante una mattinata lavorativa!
Provare per credere!
E le vostre colazioni come sono?

Alla prossima col pranzo di Natale!

Florence

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