mercoledì 28 novembre 2012

Vegetali random


Prima di descrivere "le macchine infernali" (come le ho definite nello scorso post), per trasformare un vegetale, nella forma se non nella sostanza (tipo farlo passare da un solido a trucioli di zucchine o da solido ad un succo con centrifuga), volevo brevemente dire che tipo di cibi possiamo mangiare.
Non si tratta solo di mele, pere, insalata, patate e qualche cavolo.
La varietà è molto più ampia. 

Lista informale di cibi possibili, buttata giù di getto, senza criteri di catalogazione:

 - frutta di ogni genere, forma e colore, io mangio anche le banane, rigorosamente bio e frutta tropicale in genere, anche se non si può dire che sia a "km 0"!!
- noce di cocco;
- limoni, limoni ed ancora limoni!
- lime;
- arance, arance spremute;
- frutta secca (che non sono il nostro cesto natalizio di noci, mandorle e nocciole), meglio detta: frutta essiccata;
- avocado;
- cetrioli, peperoni, zucchine, sedano;
- lattughe e lattughini vari;
- invidia, indivia, scarola, cicoria...
- cavoli, cavolini, cavoletti, cavolfiore...
- radici di ogni forma e colore;
- semi: mandorle, nocciole, noci, noci brasiliane, noci pecan, noci di macadamia, 
- semi di sesamo, di lino di zucca...
- cereali e legumi germogliati;
- oli di prima spremitura a freddo;
- germe di grano in polvere;
- pasta di olive, di carciofi...
- crema di mandorle, di arachidi, di nocciole, tahin...
- tuberi in genere;
- carote, carote ed ancora carote!
- pomodori, pomodorini, 
- aglio, cipolla, cipollotti, scalogno, porri;
- peperoncino, basilico, prezzemolo, origano, timo, salvia, maggiorana, dragoncello, menta...
- radice di zenzero fresco;
E tutto ciò che vi viene in mente di vegetale commestibile!
... ...
La caratteristica di questi cibi è di non avere etichette (in questo caso alimentari!), se non quella di provenienza (e del prezzo, naturalmente! A meno che voi non cogliate la mela direttamente dall'albero!).
Poi ci sono i così detti "super food", ma per ora accontentiamoci di questi!
A prestissimo con "le macchine infernali".
Ciao

Florence



martedì 27 novembre 2012

La mela a morsi


Essere vegan crudisti non vuol dire, solo, mangiare a morsi la frutta, anche se questo può essere un modo comodo e rapido per nutrirsi.
La cucina crudista può essere una Cucina con la "C" maiuscola, raffinata ed elaborata, saporita e gustosa. I cibi non cotti, possono subire vari trattamenti, senza che vengano alterate le loro qualità nutritive, le quali possono addirittura risultarne esaltate.
La prima estate "total raw food" che ho trascorso, vivendo un crudismo radicale, ho pensato: che bello! Niente più fornelli sporchi da pulire, pentole e piatti unti da lavare, tempo libero a volontà e non sprecato a cucinare!
Bè, direi che non è stato proprio così...
Se non ve ne eravate già accorti, facendo largo e continuativo uso di frutta e verdura, scoprirete che esse (soprattutto la frutta) hanno abbondante succo, zuccherino, appiccicoso, che colora a volte indelebilmente (provare una barbabietola rossa, per credere!) che ritroverete in ogni angolo della cucina! Gli apparecchi che utilizzerete per sminuzzare, frullare, centrifugare... una volta che hanno fatto il loro lavoro, voi dovrete prendervene cura, lavandoli accuratamente, e noterete che, spesso e volentieri, sono composti da numerosi pezzi di plastica e metallo assemblati, da strofinare con apposito spazzolino. Infine serviranno diverse ciotole di varie dimensioni e materiali, bicchieri, tazze, coltelli...
Senza dimenticare che frutta e verdura vanno a loro volta preventivamente lavate molto bene, eventualmente pelate, tagliuzzate...
Alla fine, forse non avrete meno da lavorare. Ma il bello è che potrete sempre scegliere di mangiarla a morsi, la mela, anziché berla, se un giorno non avete il tempo o la voglia di centrifugarla!
Quindi, non scoraggiatevi, con alcuni accorgimenti il tempo speso in cucina diminuirà e aumenterà di pari passo, il piacere di non-cucinare i cibi!
Alla prossima, con la descrizione di queste "macchine infernali". Se riuscirete a domarle, i vostri giorni saranno migliori!

Florence

sabato 24 novembre 2012

Approdi...


Il mondo vegan crudista è molto variegato, come potete verificare voi stessi visitando qualche sito che vi propongo.
Alcuni siti partono da un punto di vista animalista, sottolineando l'aspetto cruelty-free dell'alimentazione vegana, altri mettono l'accento sull'ecologia e la salvaguardia dell'ambiente, alcuni sull'aspetto etico e di riduzione della fame nel mondo, o quello salutistico.
C'è chi propone ed insegna squisite  ricette vegane o vegan crudiste; altri ancora sono partiti da scelte alimentari per approdare a scelte religiose, c'è poi chi, viaggiando da un paradiso terrestre all'altro, rincorre la bella stagione e meravigliosi frutti tropicali... ce n'è, insomma, per tutti i gusti!
Io non mi rispecchio necessariamente in ogni blog o sito che vi propongo, ma sono curiosa e mi piace esplorare questo "mondo nel mondo". Ognuno di loro rappresenta una sensibilità diversa sull'argomento vegan crudista, e tutti mi forniscono spunti per nuove riflessioni.
Per ora non li classifico, lascio che l'ordine alfabetico compia il suo democratico dovere.

Florence

venerdì 23 novembre 2012

Etichette, non alimentari!



Ora che ho dato tutte queste belle definizioni, è arrivato il momento di negare tutto!
Aaahh, in che senso? È impazzita?!?
No, no, ora mi spiego!
Le definizioni, le etichette, non mi piacciono! Tendono a dividere, non ad unire, a creare problemi, discussioni, litigi (ad alto livello, guerre!). Se si appartiene, con troppo orgoglio, ad un gruppo, quelli all'interno sono ok, quelli fuori hanno torto...
E poi, una volta che ci si è dati un'etichetta, ci si è catalogati e ci si sente costretti nel personaggio. Così si è più concentrati a rimanere attinenti a quel personaggio, che nella libera ricerca di un nostro modo di vivere, etico con noi stessi e con gli altri.

Soprattutto all'inizio del cammino vegano tendenzialmente crudista, se mi definisco subito vegan e crudista e, in un momento di crisi cedo ad una pizza Margherita, non è il caso che mi senta in colpa; l'essere costretta a correre in bagno, o l'incubo notturno da pesantezza sullo stomaco, basteranno a farmi "redimere"! E se invece non ho avuto alcuna conseguenza, meglio così, saprò di essermi presa una pausa, e il giorno dopo ricomincio con più determinazione. Se, una mattina, qualcuno mi coglie nell'attimo di debolezza, appoggiata ad un bancone di un bar che sorreggo la testa con una mano e con l'altra, con gesto sconsolato, porto alle labbra una tazza con un cappuccino, e mi dice "ma non eri vegana?"... Sgrunt!
Voglio sentirmi libera, di giorno in giorno, di scegliere i cibi che ritengo giusti per me, per l'ambiente, per gli animali e per gli altri esseri umani. Voglio sentirmi libera di avvicinarmi al vegan crudismo 
coi miei tempi, i tempi che richiede il mio corpo per accettare la nuova alimentazione, ed i tempi della mia anima che sta avendo una vera e propria rivoluzione culturale. È chiaro che dentro di me mi pongo delle regole, per non trasgredire troppo di frequente, ma se queste regole, inizialmente sono troppo rigide, c'è il rischio che mi venga la terribile tentazione di infrangerle spesso.
Non siamo tutti uguali. Navigando in rete, o parlando con amici, leggendo libri, ho potuto ascoltare e leggere i più diversi approcci al vegan crudismo. C'è chi, dopo aver letto un libro sul crudismo, in una sola notte, ed esserne stato folgorato, dalla mattina seguente è diventato crudista al 100%, ed ormai lo è da anni. Chi, ed è il mio caso, passa lentamente dal vegetarianismo al veganismo, per poi approdare al crudismo parziale (più del 60 %), con ricadute che diventano sempre più rare.
Chi mangia carne, non è un mostro, forse non ha le conoscenze giuste, non è stato sensibilizzato sull'argomento, o forse non è ancora arrivato il momento giusto per lui.
Forse un giorno sarete voi a sensibilizzare queste persone, ma non fatevi subito paladini della causa!
È solo un consiglio, naturalmente.

A tal proposito, vi consiglio anche, soprattutto per i primi tempi o con gli estranei di passaggio, se non avete voglia di trascorrere tutta una cena a raccontare perché non mangiate carne, a parlare di veganismo, a spiega cos'è il crudismo, e preferite parlare di cinema, di libri o della situazione politica attuale, alla eventuale domanda sul contenuto del vostro piatto, rispondete semplicemente: questa sera avevo voglia di mangiare questo! 
E, mi raccomando, non guardate con aria schifata il piatto di carne del vicino, o addirittura il commensale stesso.
Anche lui è come voi, è un essere umano, e forse voi stessi siete stati onnivori, prima della grande svolta!

Florence

mercoledì 21 novembre 2012

Domanda n°3: Ma allora, cosa mangi?



La vera domanda, la domanda delle domande, che vi sentirete porgere da tutti è: ma allora, cosa mangi?
Pare proprio che oltre alla carne, pesce, latte e latticini, uova e cibi cotti, non ci sia null'altro da mangiare, se non qualche trascurabile insalata di contorno.
Bhe, in effetti, messa così, non posso dare tutti i torti alla perplessità che trapela nello sguardo e nel tono di voce di chi mi pone questa domanda. Io stessa, man mano che procedo nel viaggio, mi stupisco ancora della varietà di verdura e frutta che la nostra Madre Terra ci dona, e della ricchezza dell'apporto nutritivo che ci fornisce.
Sembra incredibile riscoprire il mondo della frutta e della verdura, che è sempre stato vicino a noi, pensare che un frutto non sia solo l'ultimo elemento di un pasto composto da primo, secondo, contorno, etc...(e se non abbiamo avuto tempo di rinnovare le scorte alimentari, pazienza, la frutta si mangerà un altro giorno), ma che possa essere  il cibo, per almeno la prima parte della giornata.
In alcuni anni della mia vita, è successo proprio questo: io ed il mondo vegetale (piante da appartamento da innaffiare, a parte), siamo stati due mondi separati da unilaterale indifferenza, pigrizia (non ditemi che non avete mai sognato di avere sempre a disposizione qualcuno che vi sbucci la mela!), noncuranza, abitudini alimentari errate, mancanza di tempo... "Unilaterale", perché sono io ad essere stata insensibile ai richiami visivi, olfattivi della frutta e della verdura che, con le loro molteplici sfumature di colore e forme e con i loro profumi, sono sempre state lì, pazienti ad aspettarmi!
Ed ora eccomi qui, se non mi concedo diverse porzioni di frutta e verdura crude al giorno, il mio corpo le reclama! Sento come un vuoto dentro di me, una mancanza, che non è semplice fame, ma necessità di energia viva direttamente da alimenti vivi!
Ho scoperto che posso vivere senza carne (non sono stata cresciuta vegetariana), ho scoperto che posso vivere meglio senza latte, formaggio, ed anche uova, ed ora ho scoperto che se non mangio pane o pasta, non mi accorgo neppure, non mi manca. Ma non  posso dire altrettanto di frutta e verdura, che mi sono necessarie! Non sono crudista al 100%, la mia dieta comprende anche pane biologico integrale, prevalentemente fatto in casa, pasta bio integrale, riso integrale, kamut, quinoa, miglio...qualche patata o cavolo o legumi cotti lo stretto necessario ed in maniera conservativa. Questo soprattutto in inverno quando la stagione fredda ti richiede calore (non a tutti, ci sono crudisti al 100% che stanno benissimo anche alle nostre latitudini).
A volte ho anche dei periodi di "crisi", sempre piu rari, nei quali cedo a delle tentazioni, rimanendo sempre nel vegetarianismo, quali per esempio  "cappuccio e brioche" (deleterio!). Ma me ne pento sempre, come dimostrato anche dal vistoso foruncolo che appare sul mento, subito dopo la trasgressione!

Insomma, per quanto riguarda cosa magiare, c'è solo l'imbarazzo della scelta nel regno vegetale, bisogna solo imparare come trattare i cibi, affinché non vengano alterate le loro qualità nutrizionali, e come combinarli.
Alla prossima sul come, in che forma mangiare frutta e verdura. Non è solo questione di "sbucciare una mela"! (anzi, se non la sbuciate, è meglio!!)
Ciao

Florence


lunedì 19 novembre 2012

Domanda n°2: Crudista, perché?


Dopo essere diventati vegani potrebbe accadervi, come naturale continuazione del cammino, di tendere verso il Crudismo, come è accaduto a me.
Ora il gioco si fa duro!
Oltre alla consueta domanda: perché sei crudista?  potreste sentirvi comunque domandare: cos'è il Crudismo?  anche se il termine in sé non dovrebbe far sorgere equivoci.
Con Crudismo si intende, come intuibile, una dieta a base di cibi crudi. Qui parliamo di "Crudismo vegano", quindi solo alimenti di origine vegetale, non sottoposti a trattamenti che prevedano temperature superiori ai 42° C.
Crudismo: http://it.wikipedia.org/wiki/Crudismo
Raw foodism: http://en.wikipedia.org/wiki/Raw_foodism
Crudismo vegano: http://it.wikipedia.org/wiki/Crudismo_vegano
Raw veganism: http://en.wikipedia.org/wiki/Raw_veganism

Se diventare vegetariani vi è sembrata una scelta di vita particolare e diventare vegani vi ha fatti sentire un po' tagliati fuori dal mondo, diventando crudisti avete acquistato un biglietto per un'altro pianeta! Insomma, detto francamente, non è una scelta di vita facile...  ma ne sarete ripagati, ve lo assicuro!
Il Crudismo (Raw food) in Italia non è ancora molto noto, ma vedo che piano piano stanno nascendo nuovi siti di informazione generale e ricette. Ci sono inoltre diversi libri, alcuni tradotti, altri di autori italiani. (vi inserirò i link).
La risposta alla domanda "Crudista, perché?"  sarà, in realtà, l'argomento di tutto il blog.
Qui dico solo che, più che le parole, valgono le esperienze. L'energia, la salute, la leggerezza dopo i pasti, la lucidità mentale...(e potrei continuare), che si sperimentano, anche in un periodo breve di alimentazione crudista, parlano più di tutti i trattati sul Crudismo che troverete. Non è necessario essere crudisti al 100%, per incominciare a sperimentare uno stato di benessere ritrovato, magari dopo anni.

Abbiamo preso gli zaini (o le valigie con le rotelle, se siete più tradizionalisti nel viaggiare), presto vedremo cosa metterci dentro, per affrontare il nuovo viaggio!
Alla prossima!

Florence

mercoledì 14 novembre 2012

Domanda n°1: Vegan, perché?


Una domanda che vi sentirete fare spesso è: perché sei (o vuoi diventare) vegetariana/o?
Se poi siete "vegani" (o "vegan") vi potreste anche sentir chiedere: cosa vuol dire?

I "vegetariani" sono più noti e si dividono, in linea di massima, in: semplicemente "vegetariani" meglio detti "latto-ovo-vegetariani", cioè persone la cui dieta comprende anche il latte, i suoi derivati e le uova, oltre ai vegetali (verdura, frutta, semi...), e "vegetariani stretti", un tempo definiti con il termine "vegetaliani", che mi pare caduto in disuso, sostituito da vegani o vegan.
Veganismo: http://it.wikipedia.org/wiki/Veganismo
Veganism: http://en.wikipedia.org/wiki/Veganism

Io penso che il motivo per cui si diventa vegani "duri e puri" o "tendenzialmente" vegani, con rari momenti di cedimento, tipo quando la nonna ti porge la sua torta tutta uova-burro e zucchero, farcita con frutta stra-cotta, che adoravi quando eri bambina, e non puoi proprio dire di no (non potendo neppure addurre come scusa il sovrappeso!) non sia importante. Non intendo in senso assoluto, il fatto è che sperimenterete col tempo che, se, per esempio, desiderate cambiare il vostro regime alimentare e passare da onnivori (o già vegetariani) a vegani, semplicemente per dimagrire o per ragioni di salute, ben presto noterete come vi si affinerà la sensibilità verso il mondo animale, vi si svilupperà una coscienza ecologica oltre che animalista, ed approfondendo le vostre conoscenze nel campo, a mano a mano che cercate ricette e non solo, in internet o in libreria, capirete che essere vegani è anche un atto d'amore verso l'umanità, oltre che verso gli animali.
Viceversa, se diventerete vegani inizialmente "solo" per ragioni ecologiche o etiche, avrete il piacere di scoprire che anche la vostra salute ne gioverà enormemente! (nonché il vostro aspetto fisico!!).
Insomma, è tutto connesso...
vuol dire vivere in armonia con se stessi e con gli altri, nel proprio ambiente, su questa Terra, l'unica che abbiamo!
O almeno provarci!!

Vi propongo, a tal proposito, uno dei primi video che ho visto sull'argomento, dal titolo: "Facciamo il collegamento". È piuttosto noto, se lo avete già visto però, non guasta rivederlo (io l'ho visto più volte!). È fatto bene, visita le varie motivazioni che sono alla base di una scelta di vita Vegan, che non è solo una scelta alimentare (ne parlerò più avanti).
Buona visione!

Florence

domenica 11 novembre 2012

Benvenuti!

Benvenuti,
mi chiamo Florence (nome di fantasia, non sono pronta per fare outing), sono una vegana-tendenzialmente-crudista in erba.
Ho deciso di condividere il mio cammino verso un'alimentazione più sana, più eco-compatibile e più etica (non necessariamente in ordine di importanza), così ho aperto questo blog.
Spero di potervi essere utile con le mie prime esperienze da neofita in questo campo, ed anche di imparare qualcosa da voi.
Ciao e a presto!


Florence